VIAREGGIO. È il centrocampista che ogni allenatore vorrebbe: sa interdire, costruire, segnare. Ma soprattutto corre tanto. Tantissimo. Non si contano i kilometri che Simone Caciagli macina in campo. Rompe il gioco avversario e quando può si butta nello spazio, fornendo una soluzione in più al portatore di palla. Contro il Pietrasanta ha trovato il terzo gol in stagione dopo quelli contro Marina La Portuale e Camaiore. “Se arrivo a sei-sette sono contento – scherza -, per noi era fondamentale vincere il derby per chiudere con nove punti questa settimana. Certo, anche stavolta potevamo chiudere prima la gara”.

A Uliveto Terme contro l’Urbino Taccola aveva subito un duro colpo, che inizialmente aveva preoccupato staff medico e tifosi bianconeri: “Poi la botta per fortuna si è riassorbita e sono regolarmente sceso in campo. Oggi senza Reccolani dovevamo fare un tipo di gioco diverso, con Mariani abbiamo un incontrista in più a centrocampo e questo ci agevola. Così c’è più dinamismo. Anche la presenza di Scandurra è fondamentale per noi: solo il suo nome incute timori ai difensori avversari”.

Caciagli ha sposato il progetto Viareggio. Una scelta di cui va fiero e della quale non si è mai pentito: “Ho voluto questa squadra guardando al blasone e non alla categoria. Voglio aiutarla a risalire in fretta, perché lo merita. Sono ambizioso e motivato per riuscirci”.

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ultimo aggiornamento: 30-11-2014


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Il Viareggio sbrilluccica e va in fuga. Scandurra e Caciagli piegano il Pietrasanta